Rinforzo strutturale in FRP di un Capannone

L’incendio è sempre stato considerato un danno strutturale al quale non si può porre rimedio se non la sostituzione degli elementi compromessi. In questo breve articolo – frutto della esperienza professionale della SOCIETA’ DACSA ENGINEERING SRL – si vuole sottolineare che in alcuni casi gli FRP possono essere considerati come un sistema in grado di risolvere alcune di queste problematiche senza necessariamente progettare una rimessa a nuovo.

Considerazioni Tecniche

Oggetto del rinforzo strutturale è un capannone sito in Brianza costituito da n°6 travi in c.a.p. a doppia pendenza parzialmente compromesso da un incendio; tutte le geometrie del capannone e delle travi sono facilmente deducibili dai disegni allegati. Dopo alcune profonde verifiche si è notato che il calcestruzzo non manifestava particolari fenomeni di degrado mentre per le armature non si avevano analisi particolarmente compiute. In altre parole a parte qualche analisi pacometrica non si era in grado di verificare danni e/o alterazioni delle armature. Per tal motivo si prospettavano due differenti approcci al problema. Il primo era costituito dalla rimozione e sostituzione delle travi con altre di nuova fabbricazione.

Il secondo invece – tenendo buona la qualità del cls e le analisi effettuate sulle armature – integrava con FRP un eventuale degrado dell’acciaio o una perdita di precompressione dei trefoli. Questa armatura di presidio è stata dimensionata utilizzando – per la flessione – lamine in FRP ad alto modulo elastico 230 GPa con geometrie pari a 120×1,4 mm ovvero per un totale di 168 mmq di area equivalente. Pertanto con circa 500 kN si è aggiunta un’armatura di presidio in grado di integrare eventuali danni causati dall’incendio. Sfruttando la rimozione dei sovrastati tegoli, la posa del rinforzo è avvenuta con le travi “sgravate” da un ulteriore peso mentre l’ancoraggio delle lamine è avvenuto con fasciature – sempre con tessuti ad alto modulo elastico – ad anello chiuso, così come indicato e consigliato dalle Raccomandazioni Tecniche del DT200/2004.

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Le fasi della posa

La posa degli FRP non è stata preceduta da ricostruzioni particolari del calcestruzzo che sembrava di buona qualità anche se dopo un evento così dannoso come un incendio. Mentre prima di procedere con la posa degli elementi di composito sia preformati che come fasce si è proceduto con una profonda ed attenta molatura del sottofondo. Si vuole sempre ricordare che – visto che il sistema funziona sempre per aderenza – la fase della pulizia del sottofondo è la più importante in assoluto. Deve essere sempre eseguita con flessibili a disco diamantato con incisioni profonde. Deve essere sempre eliminato il lattime di cemento e/o tutte le parti della pasta cementizia non strutturali. Seguono fasi altrettanto importanti quali l’eliminazione delle polveri e l’eventuale stuccatura del sottofondo qualora presentasse piccoli distacchi. Nel caso di posa delle lamine occorre sempre verificare gli eventuali avvallamenti pari a 5 mm al metro che potrebbero creare tensioni di distacco e/o debonding. Per il nostro lavoro dopo le accurate fasi preparatorie si è proceduto all’incollaggio della trave con lamina tipo FIBRENET 120X1,4 in possesso del relativo certificato C.V.T. rilasciato dal Ministero dei Lavori pubblici. La fasciatura ad anello chiuso – così come da disegno progettuale allegato – è stato realizzato utilizzando – dall’appoggio per una lunghezza pari a metri 2 – un tessuto da 300 gr./m2 sempre ad alto modulo elastico – BETONTEX FIBRENET 320 UH-HM – impregnato al sottofondo mediante posa di un primer e del relativo adesivo epossidico. L’uso del primer è di fondamentale importanza in quanto garantisce la reale penetrazione della resina nel calcestruzzo.

L’intervento così descritto è stato realizzato – mediante l’impiego di un cestello a pantografo sufficientemente lungo – da n°3 operai specializzati. Sono bastati n°6 giorni diurni, lavorativi e continuativi per completare il lavoro.

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Conclusioni

DACSA ENGINEERING è una giovane realtà costituita però da personale che da anni lavora e progetta nel settore degli FRP. L’alta professionalità dei suoi operatori e la competenza dell’ufficio tecnico ha permesso con successo alla committenza di valutare anche la soluzione del rinforzo strutturale alla soluzione iniziale della rimozione completa delle travi.

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